Il culto cristiano celebra il mistero della discesa agli inferi del Signore Gesù dopo la Sua morte, avvenuta il giorno precedente alle tre del pomeriggio.
Gesù discese dopo la sua morte agli inferi con la sua divinità e con la sua anima umana, ma non con il suo corpo, che incorrotto per azione dello Spirito Santo, riposava nella tomba.
Gesù ha conosciuto la morte come tutti gli uomini e li ha raggiunti con la sua anima nella dimora dei morti. Ma Lui vi è disceso come Dio e ha liberato gli spiriti buoni che vi si trovavano prigionieri aprendo loro il Paradiso.
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Hans Raphon, Discesa di Cristo agli Inferi, 1499. |
Ottiene con tale discesa la sua vittoria sulla morte e sul diavolo.
Si legge nel Catechismo cattolico che Gesù, «l'Autore della vita», ha ridotto «all'impotenza, mediante la morte, colui che della morte ha il potere, cioè il diavolo», liberando «così tutti quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita».
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La Discesa di Cristo agli Inferi nei mosaici di san Marco a Venezia |
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Come simbolo del lutto per la morte di Gesù oggi non si celebra alcuna messa e l'Eucarestia non è conservata nel Tabernacolo, che è spalancato, per simboleggiare che Gesù oggi non è nel mondo.
Sempre in segno di lutto le luci e le candele sono spente, gli altari sono spogli, senza fiori e paramenti, le campane mute.
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A Roma, il "Campanone" di san Pietro, nella struttura architettonica di Luigi Valadier, non fa sentire i suoi rintocchi il giorno dal Sabato Santo |
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