Quantcast
Channel: Polisemantica
Viewing all articles
Browse latest Browse all 1210

LA CROCIFISSIONE IN GIALLO DI MARC CHAGALL

$
0
0

Il grande pittore Marc Chagall si erge nel periodo bellico (siamo nel pieno della II Guerra Mondiale) a vero e proprio cantore di storia e raggiunge l'apice espressivo proprio nel racconto della tragedia del suo popolo durante gli anni del regime nazista.

In questa intensissima composizione, come in altre di questo periodo (si pensi ad esempio a La caduta dell'Angelo) il suo stile partecipa totalmente a questa tensione drammatica con una pittura ampia, che si traduce maggiormente in energia e contrasti cromatici che dominano rispetto alla pur intensa descrizione formale.

Contrasti cromatici ben visibili nei freddi blu del tallit indossato dal Christus Triumphans e nel verde della grande Torah, a cui fanno da contrappunto i caldi gialli e rossi della tragedia sullo sfondo.

Nell'opera si possono apprezzare anche due splendide diagonali che accompagnano questi contrasti.

La prima e più evidente è quella che segue la direzione della scala e che mostra, partendo dall'angolo in basso a destra, gli apocalittici neri e grigi di morte e distruzione. Questa progressione ascendente passa attraverso i gialli, mai come in questo caso colori di transizione, fino al verde, simbolo di un'altra condizione e rappresentato magistralmente dall'angelo e dalla Torah.

La seconda contrapposta alla precedente mostra invece, pur nei medesimi concetti di morte e distruzione, un salvifico pesce (uno dei simboli maggiormente utilizzati per il Cristo), che attraverso la figura materna raggiunge proprio il Christus Triumphans, artefice di speranza e rinascita, aspetto che corrisponde senza dubbio al più sincero sentire di Chagall, cantore di storia e di vita.

Nell'immagine:
Marc Chagall, Crocifissione in giallo, 1938-42, Centre Pompidou, Parigi.


Viewing all articles
Browse latest Browse all 1210

Trending Articles