L'opera è uno dei dipinti simbolo dello straordinario livello artistico raggiunto da Leonardo da Vinci durante il suo primo soggiorno milanese, tra il 1482 e il 1499.
Il dipinto, del quale si ignorano le circostanze della commissione, viene di solito datato a poco dopo il 1488, quando Ludovico il Moro ricevette il prestigioso titolo onorifico di cavaliere dell'Ordine dell'Ermellino dal re di Napoli.
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Leonardo da Vinci, La dama con l'ermellino, 1488-1490, castello del Wawel, Cracovia |
L'identificazione con la giovane amante del Moro Cecilia Gallerani si basa sul sottile rimando che rappresenterebbe, ancora una volta, l'animale: l'ermellino infatti, oltre che simbolo di purezza e di incorruttibilità (annotava lo stesso Leonardo che "prima si lascia pigliare dai cacciatori che voler fuggire nell'infangata tana, per non maculare la sua gentilezza", cioè il mantello bianco), si chiama in greco galḗ (γαλή), con un'allusione al cognome della fanciulla.
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In quest'opera possiamo ritrovare senza dubbio lo schema del ritratto quattrocentesco: la figura a mezzo busto e di tre quarti richiama immediatamente alla mente il "cinematografico" piano ravvicinato.
Ma tale tipo di inquadratura ricorrente in tanta ritrattistica del tempo non blocca l'inventiva geniale di Leonardo.
Infatti il grande artista concepisce una rivoluzionaria duplice rotazione: il busto della modella rimane rivolto a sinistra, mentre la testa ruota verso destra.
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La "rivoluzionaria" rotazione concepita da Leonardo per il ritratto di Cecilia Gallerani |
Vi è inoltre una corrispondenza nella comparazione tra il punto di vista di Cecilia e dell'ermellino. L'animale sembra identificarsi con la fanciulla non solo a livello simbolico ma anche per una sottile comunanza di tratti e degli sguardi, candidi e allo stesso tempo carichi di intensità.
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La corrispondenza tra lo sguardo di Cecilia e quello dell'ermellino |
La figura slanciata di Cecilia trova inoltre il riscontro armonico nella flessuosità dell'animale.
Una bellissima comparazione che rende ancor più avvincente e innovativa la scelta stilistica di Leonardo.