Nel momento in cui lo sguardo analitico si spinge un po’ più oltre la superficie del segno e inizia a indagare oltre, ritrova quelle che Greimas, nella semiotica generativa, ha identificato come strutture semionarrative.
Secondo la semiotica generativa la maggior parte dei segni presenti in un’opera appartengono al livello superficiale della stessa e di conseguenza, per poter comprendere a fondo il messaggio che l’autore ci vuole trasmettere, è necessario compiere il cosiddetto “ percorso generativo della significazione”, che passando dal livello più’ superficiale a quello più’ profondo, analizza le dinamiche che hanno generato il senso più implicito di un testo, visivo, sonoro o scritto .
![]() |
Le strutture semionarrative sono le radici dell'albero della comunicazione |
Possiamo perciò affermare che il percorso della significazione è, nell'ambito del visivo, un processo attraverso il quale si costruisce una narrazione attorno a un’immagine.
La struttura semionarrativa nasce dalla convinzione di Greimas che quasi ogni testo e’ organizzato in forma narrativa e che lo schema interpretativo applicabile a tutte le forme di narrazione e’ il modello attanziale.
Il modello attanziale e’ un modello paradigmatico fondato sulle relazioni di opposizione esistenti fra sei fondamentali attanti o ruoli narrativi che sono :
soggetto
colui che compie l’azione
oggetto
che è la meta dell’azione
aiutante
che aiuta il soggetto
opponente
che ostacola il soggetto
destinante
che è il mandante del soggetto all'inizio della narrazione
destinatario
a cui viene affidato alla fine l’oggetto o attante finale della comunicazione.
![]() |
Flegiàs il traghettatore è l'aiutante |
In un testo visivo, quale ad esempio la Barca di Dante, di Delacroix, abbiamo i seguenti attanti:
soggetto
Dante
oggetto
superare il Flegetonge, approdare alla rive a continuare il viaggio nell'inferno
aiutante
Flegias, il traghettatore
opponente
i dannati che vogliono rovesciare la barca
![]() |
I dannati sono gli opponenti |
destinante
nell'opera visiva è Virgilio, che deve portare Dante sino alla cima del purgatorio. Nell’opera letteraria che ha ispirato l’opera pittorica, Beatrice, non presente nel quadro, come la Vergine e santa Lucia, ma ma anche il “Sommo bene”, Dio.
destinatario
il pellegrino Dante, che raggiunge l’oggetto, ovvero il proseguimento del viaggio, dopo aver superato il Flegetonte.
ADV
Anche qui, il destinante è anche l’autore del quadro, Eugene Delacroix, e il destinatario ne è il fruitore, lo spettatore, colui che guarda il quadro .
Naturalmente il modello attanzialeè applicabile sugli artefatti comunicativi che si vogliono realizzare (sia testi scritti, visivi o sonori) per dare una struttura di significazione più robusta e creare un percorso narrativo atto a rendere più facilmente percepibile e quindi più efficace, qualunque messaggio.